La casa a un prezzo accessibile Oggi si può, con l'autocostruzione
I futuri proprietari fanno da carpentieri, elettricisti, falegnami, decoratoriIn tre anni edificate con questo sistema quasi 500 nuove abitazioni.Per ora interessate quattro regioni, altre si stanno muovendoE c'è l'autorecupero di immobili inutilizzati o da ristrutturare. SETTIMANA in ufficio, week end in cantiere. Ora si può acquistare un appartamento a prezzi accessibili, basta lavorare. Carpentiere, elettricista, decoratore, falegname: la casa diventa fai da te, gli inquilini si trasformano in artigiani per non indebitarsi a vita. E' il principio dell'autocostruzione, un'iniziativa che in Italia, nell'arco di tre anni, ha portato a quasi 500 nuove abitazioni tra villette a schiera e alloggi in quattro regioni: Umbria, Lombardia, Veneto e Friuli. I prossimi progetti decolleranno nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, in Toscana ma anche a Bologna. Entro la fine dell'anno partiranno altri interventi per un totale di circa 500 unità alloggi. "Ci arrivano richieste anche da Sardegna, Calabria, Puglia e Sicilia - spiega Ottavio Tozzo, presidente di Alisei, l'associazione che ha lanciato l'autocostruzione a livello nazionale e l'unica realtà di questo nuovo business sociale - La fase di sperimentazione che abbiamo avviato tre anni fa si può considerare oggi conclusa e l'autocostruzione, che può arrivare ad abbattere i costi di un appartamento fino a un massimo del 60%, è un modo, parziale ma efficace, per affrontare il problema della casa". Ora diverse regioni, tra quelle coinvolte, si sono impegnate a proporre un progetto di legge per regolarizzare questo genere di progetti. Un'esperienza già consolidata in altri Paesi europei come l'Olanda, la Danimarca, la Germania e il Regno Unito. In Italia l'obiettivo non è solo ridurre i prezzi ma anche creare un mix culturale: le associazioni di inquilini che partecipano all'autocostruzione devono essere formate in parti uguali da italiani e cittadini stranieri. "Si tratta di un progetto sociale - aggiunge Tozzo - Da una parte recuperiamo il concetto originario di cooperazione, che nel nostro Paese nasce proprio con l'autocostruzione e l'autorecupero, ma è anche un sistema per sviluppare un modello di convivenza multiculturale". Solo nel 20 per cento dei casi, gli autocostruttori sono professionisti del settore edile. Coordinati da un gruppo di professionisti, i futuri proprietari, dall'infermiere alla segretaria, si associano in cooperativa con un modesto capitale per poi partecipare in prima persona alle opere di realizzazione di quello che sarà il loro focolare. Il 13 per cento delle persone che hanno preso parte a operazioni del genere sono donne. E' sufficiente buona volontà e tanta capacità di adattamento. I tempi dei cantieri, in media, sono di due anni, ma si stanno programmando una serie di accorgimenti per ridurli a 18 mesi. L'intervento delle amministrazioni comunali è essenziale: la cooperativa acquista dai comuni un terreno ai prezzi dell'edilizia residenziale pubblica, la manodopera volontaria fa il resto. A fianco dell'autocostruzione, a cui è dedicato un sito internet, c'è anche l'autorecupero, una sorta di ristrutturazione fatta in casa ma con professionalità, che viene promossa, insieme ad altre iniziative, anche dalla Fondazione La Casa Onlus di Padova. Il meccanismo è lo stesso, ma il mercato, in questo caso, è il patrimonio immobiliare inutilizzato. Una volta creato un fondo, si acquista un rudere o comunque un edificio da recuperare per poi destinarlo a persone in difficoltà o a rischio disagio abitativo. La Fondazione, insieme alla Camera di Commercio di Padova, le Acli locali, la diocesi e alcune province venete, per incentivare le politiche di social housing, hanno creato l'Aisa: l'Agenzia di intermediazione sociale all'abitare. Seleziona gli utenti da inserire, avvia un percorso di socializzazione all'uso comune della casa, e organizza visite periodiche presso gli inquilini. In quattro anni di attività, dal 2001 al 2005, sono stati messi a disposizione in questo modo 54 appartamenti. (Repubblica 30 luglio 2006)
http://www.costruire.babelecase.it/la_casa_a_un_prezzo_accessibile_sc_2.htm
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