Ciao a tutti.
Nel sito blucase dei link utili, c’è una sezione in cui si offrono di finanziare i progetti più interessanti (http://www.blucase.com/NewSite/idee.html).
Allora si potrebbe provare a presentare il nostro bel progetto, in cui la novità sostanziale è la scelta del gruppo con cui condividere la propria abitazione.
Le case si vendono, si scelgono. Che siano comode, belle, funzionali, ecologiche e chi più ne ha più ne metta, ma nessuno ha ancora proposto la casa dei tuoi sogni, con i vicini che ti scegli e che ti scelgono.
Sarebbe la bella novità, le spese sarebbero inferiori e i vantaggi tanti davvero.
Inoltre sono seriamente convinta che la gente ha di nuovo voglia di "condividere", di stare insieme.
Credo che si voglia tutti o quasi, tornare ad una vita che si rende più semplice da sé, dove coabitare gli spazi comuni, anziché pagare un’impresa che li tenga puliti per la prossima riunione-lite di condominio.
Pensate a realtà simili e diverse dalle nostre.
Pensate a comunità vivibili dove le persone possano essere solidali tra loro, dove la vecchina in grado di stirare o cucinare una bella torta, possa così rendere la cortesia a chi le ha fatto la spesa; dove il portatore di difficoltà possa avere la sua autonomia vicino a persone che gli vogliono bene; dove le mamme casalinghe possano prendersi cura dei figli dei "vicini" nei momenti in cui si renda necessario; dove trovare comunque il calore umano di cui tutti hanno fame.
Quando ho parlato a Nicholas di questo sogno, mi ha detto: "che bello mamma, così quando tornando da scuola non trovo nessuno, ci sarebbe comunque qualcuno"… E’ vero, pensate a quanto ognuno di noi potrebbe dare agli altri, a quanto si potrebbe tutti contribuire ad una piccola società diversa, sarebbe davvero utile e bello, e magari sarebbe d’esempio. Senza negare l’aspetto etico legato alla natura, al rispetto della terra che abitiamo; anche perché la gente è sempre un po’ più stanca della città come luogo di vita, è sempre più stanca di litigare per il parcheggio sotto casa e di vedere facce anonime nell’ascensore. La gente vive sola, sempre di più. E se il vicino non gli è indifferente, spesso lo irrita. Allora perché non scegliere il vicino?
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